Urdhva = verso l’alto
Padmasana = posizione del Loto
Questa posizione è un po’ complessa, ma con un’adeguata preparazione, non è poi così difficile e soprattutto dona grandi benefici.
Esistono due modi per entrare in Urdhva Padmasana.
Il primo modo è semplicemente quello di entrare in Sarvangasana (la Candela) e da qui, mantenendo l’equilibrio, l’addome bello contratto e tenendosi le lombari con le mani, posizionare una dopo l’altra le gambe nella posizione del Loto, dopodiché, restando in questa posizione, respirarci profondamente.
Il secondo modo è quello di sedersi nella posizione di Padmasana e, mantendo le gambe così, sdraiarsi a pancia in su e con l’aiuto degli addominali salire con le gambe, mantenendole però intrecciate.
Le mani possono restare appoggiate dietro la zona lombare, per sorreggersi, ma possono anche essere posizionate sulle ginocchia, il tutto dipende da come ci sentiamo meglio.
I benefici di questa postura sono molteplici, tra cui l’aumento di flessibilità alle gambe, l’apertura delle anche, l’aumento di forza nell’addome, nelle spalle e nella schiena.
Il mento tenderà, durante la respirazione, a premere sulla gola, creando un vigoroso massaggio alla tiroide, che ne riceverà beneficio.
A livello energetico, Urdhva Padmasana aiuta la mente a fermarsi e prepara alla meditazione.
Per uscire da questa posizione, basta sciogliere le gambe e riportarle a terra delicatamente, snocciolando tutta la colonna.
Buona Pratica!
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