Posizione sul cranio incompleta.
Questa è una posizione di equilibrio, forza e centratura.
Ci si entra dalla posizione di Vajrasana, poi si appoggiano le mani a terra coi gomiti piegati e la parte superiore della testa a terra, evitando però di portare tutto il peso sulla testa, ma attivando bene mani e braccia.
Da qui si cammina con i piedi verso le braccia e piano piano si portano le gambe sulle braccia che son pronte a sostenerle.
Dolcemente si sposta il peso in avanti ma tenendo forti gli addominali per non perdere l’equilibrio e si staccano uno per uno i piedi da terra.
Le braccia nel frattempo spingono l’una verso l’altra come se avessimo qualcosa da stringere nel mezzo a loro, in modo da dare più forza e trovare più equilibrio.
Si cerca sempre in questa posizione di non mollare tutto il peso sulla testa ma di attivare le braccia, proprio per non farsi del male al collo, soprattutto per chi ha problemi alla cervicale.
L’evoluzione di questa postura è Kapalasana, dove da qui si sale con le gambe fino a portarle verso l’alto in una verticale, ma anche restando nella posizione di cui stiamo adesso parlando, si possono ottenere svariati benefici per tutto il corpo.
Innanzitutto le posizioni rovesciate aiutano il ritorno del sangue venoso e fanno molto bene alla circolazione sanguigna, poi danno sollievo a tutta la colonna vertebrale ed in questo caso, essendoci anche il fattore dell’equilibrio, aiuta la mente a centrarsi e staccare dai continui pensieri che essa genera.
Inoltre Sapurna Kalapasana aiuta le braccia a divenire forti e toniche.
A livello energetico, viene stimolato il Terzo Occhio, Ajna Chakra, e prepara la mente alla meditazione.
Nonostante la fatica delle prime volte in cui ci si approccia a questa posizione, il respiro deve comunque essere fluido, lungo e profondo, in modo da non perdere la concentrazione, l’equilibrio e poter ascoltarsi più in profondità, beneficiando di tutto ciò che ci arriva mentre stiamo praticando.
Con problemi alla cervicale o ai polsi, meglio non praticarla, ma farsi consigliare una variante più adeguata al nostro corpo da un insegnante adeguato.
Buona Pratica!
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