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Sankalpa


Sankalpa letteralmente significa concetto, immaginazione, intento.

Nei testi antichi delle Upanishad questo termine appare come la volitiva concezione di qualche cosa, ciò che fa sì che un pensiero diventi atto esteriore.

Nello Yoga il Sankalpa indica un proponimento costruttivo, che viene espresso verbalmente, a voce alta, con una frase essenziale e positiva per il proprio cambiamento ed il proprio sviluppo spirituale, ma anche come perfezionamento dell'essere.

Esso è uno degli elementi fondamentali dello Yoga Nidra che ha origine nella tradizione tantrica e tale pratica allena la coscienza a liberarsi dalle Vrtti, o modificazioni della mente, e permette a chi lo esercita di essere cosciente anche quando emerge l’inconscio e di imparare a conoscerne tutti gli stati.


Lo Yoga Nidra


Yoga Nidra significa sonno dopo essersi liberati dagli affanni. Quando la consapevolezza è separata e distinta dalle Vritti, quando veglia, sogno e sonno profondo scorrono come nuvole, ma tuttavia la consapevolezza di Atma rimane, questa è l'esperienza del rilassamento totale. Rilassamento non significa sonno, rilassamento significa essere beatamente felici senza fine. Io chiamo beatitudine il rilassamento assoluto; sonno è una questione differente. Sonno dà solamente un rilassamento alla mente e ai sensi, beatitudine rilassa l'atma, il Sé interiore; per questo in Tantra, Yoga Nidra è la soglia del Samadhi. Swami Satyananda Saraswati


Il termine Yoga Nidra deriva da due parole sanscrite:

Yoga = unione

Nidra = sonno

Questa tecnica deriva dal Tantra ed insegna a rilassarsi coscientemente.

Questa è una via molto profonda che porta verso uno stato meditativo, in cui si raggiunge un livello di rilassamento che trascende lo stato di veglia e di sonno, dove la coscienza non perturbata dalle Vrtti si apre e porta il praticante negli stadi più profondi della mente.

La tecnica di Yoga Nidra si pratica in tutte le sessioni di Yoga, attraverso il rilassamento, le visualizzazioni ed il controllo del respiro.

Praticare Yoga Nidra significa aprire gli stadi più profondi della propria mente, che diventa molto ricettiva perché si vanno a risvegliare le sue strutture emozionali.

Questa è una tecnica che solitamente si esegue da sdraiati, nella posizione di Savasana, chiamata anche la posizione del cadavere e parte con un rilassamento guidato seguendo una visualizzazione, dove la persona entra in uno stato di dormiveglia, ma cosciente, in cui l’inconscio diventa permeabile.

Nel momento esatto in cui la persona entra in Yoga Nidra, sarà sicuramente più ricettiva verso il Sankalpa formulato, al fine di imprimerlo nel profondo e di riuscire così nella sua realizzazione.


Il potere del Sankalpa


Il potere del Sankalpa sorge quando entriamo in sintonia con i nostri desideri più profondi, con gli scopi che vogliamo veramente raggiungere e qui esso diventa come un seme che viene seminato nella mente stessa e se questa è chiara, allora il Sankalpa crescerà molto bene e diventerà forza di volontà.

Esso viene definito anche il “seme del cambiamento”, proprio perché piantandolo nella nostra coscienza ad un livello così profondo, instaura un meccanismo inconscio secondo il quale il Sankalpa crescerà, diventerà forza di volontà e spingerà la nostra vita ed il nostro agire verso quella direzione, verso ciò che abbiamo desiderato e che ci ha spinti ad agire.

Formulare un Sankalpa è un po’ come parlare con la parte più profonda di noi stessi, quella del subconscio, dove tutto ciò che viene detto resta impresso, prende energia ed alla fine vita.

Il Sankalpa dovrebbe essere usato per scopi elevati, per il raggiungimento della realizzazione del Sé, o del Samadhi.

Il suo scopo non è infatti quello di soddisfare i desideri più bassi, ma quello di creare forza nella struttura della mente, affinché diventi forza di volontà.

In genere non si consiglia un Sankalpa per cambiare le cattive abitudini, ma uno che possa cambiare l’intera personalità di un individuo, far diventare questa persona più equilibrata, felice e soddisfatta.

Il Sankalpa assume la forma di una breve frase chiara e concisa, che espressa con la stessa formula di volta in volta durante le pratiche di Yoga Nidra, può portare un cambiamento positivo nella vita del praticante.

Il suo scopo è infatti quello di influenzare e trasformare il modello di tutta la vita, non solo il corpo, ma anche la mente, le emozioni e le forze spirituali.

Un Sankalpa può essere espresso per migliorare la qualità della vita e del vivere, per creare un reale cambiamento all’interno della propria personalità, oppure per realizzare quello che un individuo sta cercando di raggiungere in questa vita.


Come formulare un Sankalpa


Per formulare al meglio un Sankalpa, si deve tener conto di alcune precisazioni molto importanti, affinché questa tecnica risulti non solo efficace, ma anche benefica per chi la esegue.

Formulare un Sankalpa è un po’ come darsi un proposito da seguire, una linea guida, ma in maniera più profonda, più interiore.

Per formularlo al meglio è necessario tener presente che le parole da utilizzare vanno scelte con molta cura, dovrebbero essere molto precise e chiare, altrimenti non penetreranno nella mente subcosciente.

La frase relativa al Sankalpa, và ripetuta più volte, fino ad entrarci dentro con la concentrazione, ma anche utilizzando l’immaginazione per “vivere” appieno il Sankalpa richiesto, in modo che si crei una visualizzazione vera e propria dell’obbiettivo da perseguire.

Per formulare il Sankalpa si deve aprire il proprio cuore ed individuare la frase che esprime in modo semplice e lineare il proprio desiderio, l’aspirazione del momento, solo così la richiesta risulterà in linea col proprio percorso di vita.

Per avere un’idea chiara di come usare al meglio questa tecnica, è bene in ogni caso chiarirsi le idee e comprendere appieno il vero significato del Sankalpa ed il potere che questo metodo può assumere nella vita di chi ci si approccia.

È molto importante, prima di iniziare ad utilizzarlo, fare un po’ di introspezione e cercare di capire cosa veramente si desidera e si vuole dal nostro percorso.

Quando si conosce a fondo cosa si desidera dalla vita, il Sankalpa può risultare il creatore del proprio destino, ma prima di tutto bisogna saper bene dove si vuole andare.


Genny Moccia

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