Chiamata anche la posizione della panca all’insù.
Per effettuarla dobbiamo sederci con le gambe allungate ed unite tra loro, posizionando le mani a terra, dietro le anche, a circa 20 cm di distanza dal corpo, con le dita rivolte in avanti.
Prima di tirarsi su, è necessario ruotare le spalle indietro per aprirle al meglio, per poi sollevare tutto il corpo inspirando, con gambe e braccia tese, portando il peso verso la punta dei piedi, che spinge verso terra.
La cosa fondamentale che serve per mantenere quest’asana e poterci restare correttamente, è la cintura addominale tenuta, che aiuta a non buttare tutto il peso su polsi e mani, mantenendo l’intero corpo in tono e forte.
Forte, si, perché questa postura aiuta il corpo a rinforzarsi, tenendo in tono tutti i muscoli della schiena, dell’addome, dei glutei e delle cosce.
Le cosce ben in tono, permettono infatti di aiutare i muscoli addominali ad attivarsi al meglio e così facendo, potremo renderci conto da subito del collegamento che si attiva nel corpo quando tutto è forte.
E’ una posizione di apertura, nella quale il torace si apre e permette al corpo di respirare appieno, soprattutto se ci si abbinano dei bei respiri lenti e profondi.
Per la respirazione vale ciò che è stato detto ieri per la posizione di Gomukhasana.
Purvottanasana aiuta molto anche l’equilibrio e rinforza polsi e mani.
A livello energetico, come tutte le posizioni di apertura, favorisce attraverso il respiro il fluire dell’energia vitale e la lucidità mentale, andando a stimolare tutti i chakra.
L’unico accorgimento si deve avere verso la posizione del collo.
Chi infatti soffre di problemi alla cervicale, deve evitare di mandare indietro il collo a peso morto, ma può restare come nella foto, col mento che spinge indietro per allungare le cervicali e mantenerlo dritto, con lo sguardo verso l’alto.
Consigliata a chi lavora molto seduto alla scrivania ed ha bisogno di riallineare la schiena e rinforzare i polsi per la cattiva postura tenuta col mouse.
Buona pratica!
コメント