Quest’ asana a parer mio in una sequenza non dovrebbe mai mancare, non solo perché aiuta ad allungare e rinforzare le gambe e i muscoli dei piedi, ma con la variante in torsione, va proprio a stimolare gli organi addominali in maniera profonda.
Le torsioni hanno benefici immensi nel nostro organismo, detossinanti e purificanti, proprio perché creano un bel massaggio interno non solo ai muscoli, ma anche agli organi, che vengono stimolati e ripuliti per benino.
Questa è una posizione dove vengono rinforzati ed allungati i muscoli delle cosce, dei glutei e di conseguenza anche chi soffre di problemi da postura o sciatica, ne può trarre beneficio.
Anche i piedi vengono stimolati, proprio perché spingendo verso l’esterno del piede, si attivano i muscoli e si riporta l’arco plantare in linea, quindi anche chi ha l’arco del piede crollato, riesce ad utilizzare i muscoli giusti dei piedi per ristabilire un sano equilibrio.
In Prasarita Padottanasana si entra allargando le gambe di circa un metro, tenendo il taglio esterno del piede parallelo al tappetino, e mentre si allungano bene le gambe, si ruota il bacino indietro in anteroversione, portando le mani precisamente sotto le spalle e gli ischi in linea coi talloni.
In seguito si porta una mano al centro ed espirando si va ad effettuare la torsione del busto, cercando di mantenere le gambe ben dritte e la schiena in linea, mentre le dita della mano cercano il soffitto.
La respirazione deve essere lenta ed essere utilizzata non solo per allungare il corpo, ma anche per andare ad intensificare la torsione sempre più, respiro dopo respiro.
Consiglierei di partire con una respirazione yogica completa.
Lo sguardo deve seguire la mano che sta in alto, ma se il praticante soffre di problemi alla cervicale, può tranquillamente restare col collo neutro e morbido.
Come ricordo sempre, l’importante è ascoltarsi durante la pratica, per capire bene cosa accade al corpo proprio nel momento in cui ci stiamo lavorando!
Buona Pratica!
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