Detta anche la posizione dell’asse o tavola.
In questa posizione la consapevolezza è centrata nel respiro e sulla cintura addominale.
La colonna vertebrale riceve un grande beneficio, perchè i muscoli dell’addome si attivano e permettono di compensare eventuali disturbi della schiena, la cintura scapolare si rinforza notevolmente e questo lavoro profondo all’addome, non solo tonifica i muscoli, ma anche gli organi interni.
Tutti i muscoli sono in tono, le cosce spingono l’una verso l’altra, mentre i talloni spingono indietro per allungare bene le gambe.
In Phalakasana la schiena è bella dritta e dalla cima della testa fino al tallone, il corpo forma una linea obliqua.
Il peso del corpo è bene distribuito su tutta la mano e le dita dei piedi, ma con il fatto che l’addome è ben tenuto, non si rischia di andarci a peso morto sopra, ma si rinforzano polsi e caviglie senza sforzarle troppo.
Le spalle son lontane dalle orecchie ed il coccige spinge leggermente verso il pube.
Tutto il corpo è forte e ben teso ed il respiro, nonostante la fatica che si possa sentire durante la tenuta di quest’ asana, dovrà essere lungo e profondo, in modo da poter spostare la mente dal pensiero di fatica, a quello dell’ascolto completo del corpo e delle sensazioni del momento.
È una posizione completa, che non solo rinforza l’intero corpo, ma anche la mente, perché permette alla persona di trovare un giusto compromesso tra la fatica e la forza di volontà.
Direi quindi che aiuta a centrarsi molto ed a trovare un bell’equilibrio sia fisico che mentale, oltre a portare una grande energia nel corpo.
Buona pratica!
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