Anche conosciuta come Posizione del Loto, da Padma= Loto.
Questa è la posizione da meditazione per eccellenza e molti maestri ascesi come il Buddha sono raffigurati in questa postura.
Il Loto è il fiore associato alla stabilità fisica e spirituale e Padmasana dovrebbe in teoria ricordare proprio la figura di questo fiore.
In questa posizione la base creata dalle gambe intrecciate tra loro, dona stabilità alla colona vertebrale ed a tutti i muscoli della schiena.
Infatti in questa posizione la schiena se ne resta dritta da sola, senza che si debba fare alcuno sforzo per restare su, a differenza di altre posture sedute in cui si devono tenere attivati gli addominali per tenere il tronco dritto.
In Padmasana le Nadi ed i Chakra, canali e punti energetici molto importanti del nostro corpo, si allineano in maniera precisa e proprio per questo motivo, anche solo restare qualche minuto in quest’asana senza far nulla, ma solo ascoltandosi, diventa una bellissima esperienza, dove l’energia di tutto il corpo fluisce bene ed il praticante ne riceve molti benefici.
Padmasana inoltre aiuta le anche ad aprirsi, le gambe ad essere più flessibili e la schiena a ritrovare benessere.
Per entrare in quest’asana non si deve avere troppa furia, altrimenti si rischia di farsi male, soprattutto alle ginocchia che qui vengono stimolate profondamente.
Innanzitutto serve una pratica costante e continua di asana che aiutano ad aprire le anche, a rinforzare le gambe e la schiena e si entra in Padmasana soltanto quando il corpo è ben caldo e pronto, solitamente verso la fine di una sequenza, quando si deve fare un po’ di Pranayama o meditazione.
Per iniziare si può assumere la posizione del Mezzo Loto (come in foto), facendo si che il corpo si abitui gradualmente.
Se si hanno problemi seri alle ginocchia, meglio affidarsi ad un insegnante che ci guidi e ci consigli una posizione da meditazione più consona al nostro corpo.
Il fine dello Yoga è appunto riuscire ad avere un corpo morbido, elastico e preparato per poter restare a lungo a meditare, per riuscire a raggiungere il tanto bramato Samadhi, possibilmente in Padmasana.
Buona Pratica!
Comments