La parola Mantra viene suddivisa in:
MAN = MANAS = mente
TRA = TRAE = liberare
Mantra = liberare la mente
I Mantra si possono definire un insieme di suoni atti a risvegliare nella coscienza più profonda dell’individuo energie sottili molto profonde e precise.
Gli antichi yogi durante le loro meditazioni si resero conto che ogni cosa che esiste e vive emette un suono o una vibrazione, che però non tutti riescono a percepire, ma che influenza le nostre tendenze mentali e di conseguenza la vita stessa.
Ogni essere vivente ha un suono interiore e questi antichi sono riusciti a classificarne ben 50, che poi sono stati associati alle vibrazioni delle Vritti, chiamate anche “tendenze della mente”, codificando così il loro suono e componendo l’alfabeto devangari.
Il Mantra è dunque una sequenza di sillabe che vanno a formare suoni che vanno a loro volta a “sintonizzarsi” con le Vritti per “riaccordarle” e di conseguenza riportare in loro un equilibrio, affinché l’individuo ne trovi giovamento sia dal punto di vista vibrazionale che di conseguenza fisico e psichico.
Gli effetti di un mantra possono sia influenzare il pensiero e quindi essere utilizzati come mezzo per la liberazione e protezione del pensiero stesso, sia essere utilizzati secondo l’efficacia oggettiva del suono usato, per riportare equilibrio nelle persone o negli ambienti dove viene recitato.
Un Mantra per essere considerato tale, deve avere una struttura ben precisa, in particolare tre caratteristiche che lo contraddistinguono da altre frasi che al contrario non richiamerebbero quel particolare tipo di frequenza vibrazionale.
Esso deve risultare:
INCANTATIVO: in quanto deve produrre una risonanza nelle strutture sottili del sistema corpo-mente, che vanno a riequilibrarsi con la conseguente quiete mentale, andando proprio ad “incantarla”.
Il Mantra viene definito così anche per l’effetto di intrappolamento che esso ha sulla mente, che durante la sua esecuzione viene tenuta su una determinata frequenza, senza permetterle di viaggiare su altre frequenze che in quel determinato momento potrebbero impedire alla coscienza di evolversi.
PULSATIVO: in quanto deve seguire ed integrarsi con il ritmo naturale del corpo e del respiro.
Il Mantra, accordandosi con il ritmo del respiro, riesce ad agire più in profondità, andando a rinforzare la sua qualità incantativa e di conseguenza facendo penetrare ad un livello più alto della coscienza le sue proprietà.
IDEATIVO: in quanto lo stesso Mantra deve avere un significato profondo specifico, dove la mente può appoggiarsi per far espandere al meglio la propria coscienza.
Ogni Mantra infatti, se è un vero Mantra, contiene il seme di un’idea che a livelli profondi entra nella mente di chi lo recita fino ad accrescere e divenire tutt’uno con la mente stessa.
Il Mantra lo si trova sempre in lingua sanscrita, lingua considerata sacra proprio per la sua particolare struttura che rimanda direttamente col suono della sua pronuncia, al vero significato della parola usata.
In questa lingua antichissima significato e suono sono infatti congiunti e con l’alfabeto devangari sopra citato, si va a risvegliare la vera natura dei suoni interiori di ogni individuo ed è proprio per questo che ogni Mantra si potrebbe anche provare a tradurlo, ma non si otterrebbe certamente la stessa melodia dell’originale e quindi cambierebbe anche il suo utilizzo.
La pratica del Mantra
Il Mantra ed il suo utilizzo si è sviluppato nella cultura tantrica con la tecnica del Japa Kriya, cioè il movimento interiore della vibrazione del Mantra.
In questa pratica il suono produce vibrazioni sottili che influenzano mente e corpo e che producono in questi degli effetti, andando a liberare aspetti interiori e facendoli emergere alla coscienza.
Nella meditazione tantrica si arriva allo stadio di Dharana, in cui ci si concentra al fine di ottenere l’eliminazione di distrazioni per entrare in livelli più alti della meditazione e questo lo si effettua con ripetizione di Mantra, così da sprigionare le energie ed il potenziale contenuto in quelle sillabe e, con l’aiuto della respirazione, integrare l’ideazione di quel suono nella nostra mente.
Dopo diverse ripetizioni del Mantra nella mente che segue il respiro, si entra in uno stato di percezione in cui si ha una sospensione del corpo e della mente, ma la coscienza si espande e si riempie dell’idea e dell’energia del Mantra suggerito.
Bija Mantra
I Bija Mantra sono suoni collegati a vibrazioni primordiali precise, spesso direttamente connesse a canalizzazioni energetiche primarie contenute nei singoli Chakra e vengono utilizzati in genere durante le asana dello Yoga, per risvegliare il potenziale contenuto in quel Chakra specifico, a seconda del Bija Mantra a lui collegato.
Bija significa seme e questo tipo di sillaba sta ad indicare il seme che cresce e si sviluppa nel punto dove viene seminato come energia che cresce e si sviluppa nella coscienza di quel determinato punto vitale.
Durante la pratica delle asana, si possono recitare alcuni di questi Bija Mantra per andare a risvegliare determinate energie all’interno dei Chakra, basta però conoscere il loro suono per ognuno degli elementi che li costituiscono.
Ecco i Bija Mantra di alcuni Chakra:
LAM è utilizzato per risvegliare l’elemento Terra, corrispondente al Muladhara Chakra.
VAM è utilizzato per risvegliare l’elemento Acqua, corrispondente al Svadisthana Chakra.
RAM è utilizzato per risvegliare l’elemento Fuoco, corrispondente al Manipura Chakra.
YAM è utilizzato per risvegliare l’elemento Aria, corrispondente ad Ananda Chakra.
HAM è utilizzato per risvegliare l’elemento Etere, corrispondente a Vishudda Chakra.
Il Bija Mantra più famoso è l’ OM.
Le Upanishad che l’Om è il suono perfetto, che è nel medesimo tempo forma vocale dell’Assoluto e seme (Bija) di ogni preghera.
L’Om non viene in genere considerato come Bija, in quanto viene invece considerato come il Mantra assoluto, il padre di tutti i Mantra, che ne racchiude vibrazionalmente la somma.
Conclusioni
In un percorso meditativo certo a parer mio l’utilizzo di questo antichissimo nonché potente strumento energetico/spirituale è fondamentale, proprio perché è uno strumento che aiuta maggiormente a collegarsi con una parte di noi più profonda, ad espandere la nostra coscienza in maniera graduale e ripulire così la nostra mente dalle impurità che la vita di tutti i giorni ci propone.
Genny Moccia
Comments