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Immagine del redattoreGenny Moccia

HALASANA



Chiamata anche la posizione dell’aratro (Hala = aratro)

Questa posizione dona molti benefici a chi la pratica, proprio perché va a distendere tutta la parte posteriore del corpo.

Si entra in Halasana da sdraiati a pancia in su, poi si entra nella posizione di Sarvangasana, la candela e da qui si portano i piedi oltre la testa, fino a farli toccare a terra con le punte.

Chi non riesce a portare a terra i piedi, può tenerli fino dove arriva, purché mantenga le gambe ben allungate e parallele al pavimento.

Le braccia restano sul pavimento, le mani si intrecciano e spingono al tappetino, in modo da aprire bene pure il torace.

Il respiro deve essere ben fluido e mentre il mento spinge indietro per allungare le cervicali, può darsi che durante l’inspirazione si percepisca un massaggio alla gola per via della spinta del mento: questo massaggio aiuta molto anche per la tiroide, che viene stimolata.

La consiglierei da inserire nella pratica quotidiana a chi ha disturbi di tiroide.

L’allungamento di tutta la parte posteriore del corpo, può essere intensificato dalla spinta dei talloni, che cerano proprio questo allungamento dei muscoli delle cosce, della schiena e delle cervicali.

Questa postura aiuta molto ad equilibrare la mente, che si rilassa ed è un toccasana per la colonna vertebrale, calma i nervi e dona un profondo stato di rilassamento, combattendo i dolori alla schiena.

Da evitare Halasana se si è incinte o se si hanno problemi molto seri al collo.

Buona Pratica

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