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Immagine del redattoreGenny Moccia

GOMUKHASANA


Questa parola sta a significare “Muso di vacca”, proprio perché secondo gli Indiani la posizione delle gambe vista da davanti dovrebbe assomigliare al muso di una vacca…molto fantasiosi direi 😊

Quest’ asana lavora molto bene sull’apertura del torace, l’allungamento delle braccia e delle cosce.

Proprio per la posizione tenuta dalle cosce, si crea un allungamento de muscoli del gluteo e dei fianchi, creando una sensazione di benessere soprattutto se ad eseguirla è una persona che soffre molto in queste parti del corpo di contratture muscolari.

Il torace si apre, il respiro arriva fino in cima alla gola e tutto l’apparato respiratorio ne trae beneficio.

Per molte persone riuscire ad effettuare un bel respiro profondo e far arrivare l’aria a riempire tutta la parte alta del torace è veramente difficile, quasi impensabile!

Proprio per questo motivo, effettuare la respirazione yogica completa è indispensabile a parer mio per riuscire ad abituarsi a respirare appieno ed in maniera corretta.

Un torace ben aperto permetterà al diaframma di scendere bene giù e di far si che il respiro risulti bello fluido e pieno ed aiuterà il praticante a rilassare tutti muscoli che aiutano la respirazione, in modo da sciogliere blocchi fisici ed energetici e poter così allentare non solo le tensioni del corpo, ma anche della mente!

In un corpo che respira bene anche la mente sarà più centrata.

In Gomukhasana basta posizionare il ginocchio della gamba che sta sotto proprio di fronte ai genitali e portare il ginocchio superiore esattamente o quasi sopra l’altro.

Può succedere che in questa posizione entrambi i glutei non riescano perfettamente a toccare terra: in questo caso io consiglio di non mettere supporti sotto al gluteo che resta alto, per non rischiare di adagiare la postura al supporto, ma cercare di tenere il bacino in linea col corpo, proprio per cercare di abituarlo ad aprirsi, in modo che la ripetizione di quest’asana, permetta alla persona di arrivare a terra gradualmente, attraverso il respiro e la consapevolezza di sé.

Le mani dietro la schiena si toccano in mezzo alle scapole, ma se non si riesce subito ad arrivarci, non importa, possiamo sempre arrivare ad acchiappare la maglietta, oppure tenere una corda con le mani per dare stabilità.

A livello energetico, aprendo il torace, aiuta a liberare il chakra del cuore, Anahata Chakra, dagli squilibri energetici che la vita quotidiana e la postura sempre chiusa in avanti crea.

Buona pratica!

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